LE SPEZIE COME ALTERNATIVA

Per secoli il sale è stato un alimento prezioso per l’uomo. In mancanza, infatti, dei moderni sistemi di conservazione, il sale permetteva di conservare gli alimenti per lungo tempo evitandone il deterioramento. Talmente prezioso per i Romani che furono loro a coniare il termine salario per indicare il compenso dei legionari; termine che tutt’oggi viene ancora utilizzato per indicare la retribuzione di un lavoratore dipendente. Il consumo di sale, tuttavia, andrebbe limitato drasticamente poiché se assunto in eccesso diventa un nemico della nostra salute, dal momento che rappresenta uno dei principali responsabili dell’aumento della pressione arteriosa, oltre a contribuire alla ritenzione dei liquidi nelle zone predisposte all’accumulo di massa grassa e dunque alla – ahimè- ben visibile cellulite.
 
Gli ingredienti a cui dire no per sgonfiare gambe, glutei e pancia? Glutammato di sodio, citrato di sodio, spesso presente anche nei dolci, benzoato di sodio, presente in sughi e margarine, salse e prodotti confezionati in genere. Ma per ridurre il consumo di sale non occorre penalizzare anche il sapore dei cibi. Infatti basta ricorrere a strategie fantasiose ed intelligenti, che spesso vengono suggerite dal mondo naturale, per ottenere buoni risultati senza grosse rinunce.
 
La cucina giapponese e macrobiotica ci ispira ad esempio all’utilizzo del gomasio, una preparazione che si sta ben inserendo anche nella cucina italiana per esaltare il sapore di verdure cotte, insalate, carni e (soprattutto) per insaporire il riso bollito, come valida alternativa al sale puro. Si ottiene tostando e macinando una piccola quantità di sale con i semi di sesamo, ricchi di principi nutritivi importanti quali sali minerali, tra cui calcio, ferro, potassio e fosforo, vitamina F, aminoacidi e acidi grassi polinsaturi. Anche la conservazione è facile, utilizzando un comodo barattolo di vetro, e se decorato con nastrini e colori suggeriti dalla nostra fantasia, tanto meglio!
 
Per chi soffre di pressione bassa, soprattutto nel periodo estivo, si consiglia di integrare nei propri piatti spezie quali zenzero, noce moscata e rosmarino, facilmente reperibili e alla portata di tutti. Lo zenzero, in particolare, viene considerato un rimedio naturale utile in caso di ipotensione o pressione bassa. Al momento del bisogno si  potrebbe masticare un pezzetto di zenzero fresco, una caramella allo zenzero o dello zenzero candito. Una valida alternativa potrebbe risultare bere una volta al giorno un infuso allo zenzero da preparare con le bustine per tisana o con un cucchiaino di radice tritata per tazza, che, sorseggiato fresco durante la giornata, contrasta anche la calura dei mesi più caldi dell’anno.
Anche noce moscata e rosmarino hanno i loro benefici a riguardo. L’uso del rosmarino, la  pianta regina del clima mediterraneo, è sia come aroma per insaporire i piatti che come uso preventivo-curativo nel campo erboristico. Un infuso fatto con le foglie di rosmarino tenendo il coperchio ben chiuso della tisaniera permette di evitare l’evaporazione dei preziosi oli essenziali. Si possono bere sino a 3 tazze al dì e aiuta a mantenere il diabete sotto controllo e a rimuovere le tossine depositate all’interno del fegato.
I benefici della noce moscata, in termini di controllo della pressione, vengono invece associati alla presenza di potassio, che è un vasodilatatore, che rilassa dunque i vasi sanguigni, riducendo in tal modo la pressione sanguigna. Il suo aroma raffinato, dolce ed esotico, con una nota appena piccante, dona inoltre un tocco profumato e spiritoso ai piatti e soprattutto alle salse e creme fatte in casa.
 
Come buona e sana abitudine dunque, preferire sempre ai piatti pronti ricette preparate con le nostre mani, semplici e genuine, arricchite qua e là dai colori e dai sapori che solo il mondo delle spezie può fornire!