
Mangiare senza glutine per chi non è affetto da celiachia non sempre è sinonimo di dieta corretta e perdita di peso. Ovviamente, eliminando dalla dieta gli alimenti ricchi di carboidrati e zuccheri, ringrazia anche il fisico. Negli ultimi tempi si è diffusa la moda di diete dimagranti gluten free che però, alla lunga, possono rivelarsi controproducenti. Secondo gli ultimi dati dell’Associazione Italiana Celiachia circa 600mila famiglie comprano alimenti senza glutine, anche se non ci sono celiaci in casa, con la speranza di dimagrire. In realtà non ci sono prove scientifiche che dimostrerebbero l’efficacia dei prodotti senza glutine nella perdita di peso, anzi. C’è anche un’altra leggenda da sfatare: molti credono che il glutine sia tossico e quindi dannoso per la salute. In realtà studi effettuati indicano il contrario: il glutine è una sostanza sicura, eccezion fatta per le persone che soffrono di celiachia che quindi non possono assimilarlo e devono assolutamente eliminarlo dalla propria dieta. Chi sceglie di mangiare senza glutine, dunque, deve porre attenzione all’apporto nutritivo con alternative adeguate.
Ben diverso è il discorso per chi ha necessità di seguire una dieta senza glutine e può seguire solo diete prive di glutine o con alimenti non a rischio, inseriti nel Prontuario AIC. Per seguire una dieta senza glutine si può puntare semplicemente sui prodotti che naturalmente non lo contengono, rinunciando a pane, pasta e derivati del frumento. Al suo posto si possono consumare altri cereali che non contengono glutine, ovvero riso, mais, grano saraceno, sorgo e teff, meglio ancora se integrali, come pure falsi-cereali quali quinoa, amaranto e miglio. Per i dolci sono consigliate le farine di riso, castagne e tapioca. Latte e yogurt naturale possono essere considerati alimenti sicuri nel regime alimentare del paziente celiaco. È possibile consumare tutti i tipi di carne bianca e rossa, il pesce conservato al naturale, affumicato o sott’olio, i molluschi e i crostacei freschi o congelati e non miscelati con altri ingredienti, il prosciutto crudo e le uova. Inoltre, in questa dieta si possono introdurre tutti i tipi di verdura fresca o conservata e tutti i legumi. Ridurre (ma non eliminare) il consumo di cereali contenenti glutine è comunque suggerito anche per i non celiaci, ma senza esagerazioni o estremismi. Perché se è vero che il glutine non fa ingrassare è comunque una sostanza che il nostro organismo fa fatica a digerire e verso la quale si possono scatenare reazioni, ma senza arrivare per forza alla comparsa di un’intolleranza. Equilibrando bene l’alimentazione, riducendo il consumo di glutine, si riescono a evitare disturbi da sovraccumulo, dal banale gonfiore addominale alla sensazione di spossatezza, fino al mal di testa, migliorando la digestione ed evitando la sindrome da intestino irritabile. Si riduce il rischio di sviluppare allergie alimentari e si agevola la ripresa della salute in caso di malattie. Ridurre il consumo di glutine va bene anche per chi pratica sport perché si migliora la performance fisica. Insomma, scegliere una dieta senza glutine per dimagrire è sbagliato ma ridurre le quantità non fa certo male. In ogni caso è buona cosa consultare un nutrizionista piuttosto che cominciare con una dieta fai da te. E non ci si deve mai scordare di bere ogni giorno abbondante acqua, salare con moderazione i pasti, consumare pochi zuccheri semplici e soprattutto dedicare un tempo adeguato all’attività fisica.