ZUCCHERO BIANCO: LE ALTERNATIVE NATURALI

Zucchero si, zucchero no. Gli italiani ne consumano circa 26 chili l’anno a testa. Protagonista indiscusso dalla colazione alla cena, sotto forma di polverina per rendere più dolce il caffè o nascosto in moltissimi alimenti spesso insospettabili, lo zucchero è da sempre sul banco degli imputati del cibo nocivo in quanto tra le cause principali di obesità, disturbi e rischi per la salute e i denti. Eppure gli zuccheri non possono mancare nell’alimentazione di grandi e bambini, perché rappresentano la fonte primaria di energia indispensabile per il funzionamento del corpo.
 
Pensare che lo zucchero aggiunto non sarebbe nemmeno necessario: la frutta, se consumata nelle porzioni consigliate (tre al giorno), ne soddisfa totalmente il fabbisogno sia per gli adulti che per i bambini. I nutrizionisti consigliano di limitare gli zuccheri semplici a favore di alternative più naturali che hanno meno potere calorico e un indice glicemico più basso (quello dello zucchero bianco, altamente raffinato, è notevole). Ecco, allora, le alternative dolcificanti naturali sulle quali puntare, sempre con un uso moderato, senza dover rinunciare al gusto dolce di alimenti e bevande.
 
Il miele è il dolcificante più noto: fornisce nutrienti importanti quali enzimi, vitamine, oligominerali e sostanze antibiotico-simili. Il miele è infatti un noto sedativo della tosse ed è ricco di antiossidanti – ma attenzione a non aggiungerlo al tè quando bollente perché si rischia che perda le sue proprietà. Anche lo zucchero di canna integrale costituisce una valida scelta, in quanto con una minore percentuale di saccarosio ed una maggiore concentrazione di sali minerali e vitamine rispetto allo zucchero tradizionale.
 
Troviamo poi il fruttosio, che non provoca il rilascio di insulina, come accade col saccarosio e il glucosio, motivo principale per preferirlo allo zucchero classico raffinato. Ma attenzione: provoca l’aumento di peso e non contribuisce a rifornire di energia il cervello o i muscoli, perché viene immagazzinato solo come grasso. Fra tutti i dolcificanti naturali uno dei più usati è il malto, che si ottiene dalla germogliazione e fermentazione dei cereali (mais, miglio, grano, orzo, riso, avena), un processo che non richiede trattamenti chimici. Simile al miele nell'aspetto e nel colore leggermente ambrato, è ricco di proteine, calcio, magnesio e vitamine del gruppo B.
 
Altro dolcificante naturale è lo sciroppo d'acero, dall’elevato potere dolcificante e dal gradevole sapore caramellato. Questo sciroppo è conosciuto per il tradizionale accostamento con i pancake ma non tutti sanno che, soprattutto se biologico, agisce sull’adipe e sul gonfiore addominale (se leggero) così come sulla ritenzione idrica.
 
Ottimo per le torte è lo sciroppo di mele, naturale al 100%, ricco di vitamine e sali minerali. Ultimamente si parla poi di succo di agave e di stevia. Il primo è un liquido estratto dalla pianta tropicale di agave, dall’indice glicemico molto basso (11-18 su una scala da 0 a 100); la Stevia è invece un piccolo arbusto sudamericano dal quale si ricava un dolcificante (in polvere non solubile nei liquidi, a meno di non trasformalo in sciroppo), 300 volte più efficace dello zucchero ma senza contenere calorie.
Infine, lo xilitolo, presente nelle piante, dal basso contenuto calorico, indicato per diabetici e ottimo per la salute dentale, in quanto riduce il rischio di carie. Vi sono però alcuni effetti collaterali, come il gonfiore, dato che stimola l’attività dell’apparato digerente. Tra gli altri dolcificanti naturali presenti in commercio troviamo anche lo zucchero di cocco, l’amasake e la melassa ma anche per loro il consiglio è lo stesso: alternative naturali si ma senza esagerare.