
Cattiva alimentazione, stress, abuso di farmaci sono i principali nemici dell’intestino. Quando avvertiamo spasmi, fastidi, dolori e gonfiori all’addome, sensazione di malessere generale, stipsi o diarrea, suona la “campanella” del disturbo gastrointestinale. Un’alterazione della flora batterica sta evidentemente inibendo il buon funzionamento di tutto il sistema. Ci sono più di 400 specie batteriche che vivono nel tratto gastrointestinale, costituendo un vero e proprio ecosistema che protegge la mucosa intestinale, facilitando i processi digestivi e assimilativi. Purtroppo questo equilibrio è messo costantemente a dura prova a causa delle cattive abitudini alimentari e da stili di vita errati. Questo fa sì che la barriera protettiva che consente all’intestino di tenere lontani i microbi patogeni, si altera esponendoci al rischio di attacchi da parte di batteri. La flora intestinale svolge poi altre importanti funzioni: favorisce la digestione e il corretto assorbimento degli alimenti, produce diverse vitamine, aiuta a prevenire disturbi quali diarrea, stitichezza e sindrome del colon irritabile e produce alcuni aminoacidi.
Per ripristinare una flora batterica alterata, il primo passo è correggere l'alimentazione: si consiglia di ridurre il consumo di latticini (ad eccezione dello yogurt), di zuccheri raffinati e prodotti lievitati da forno, di fritti, caramelle, bevande alcoliche e bibite dolcificate e colorate. Meglio quindi preferire cibi leggeri, in particolare riso, verdure, carne e pesce cotti magari alla griglia. Utili possono essere le tisane e l'attività fisica per stimolare il metabolismo. Un valido aiuto sono gli integratori a base di fermenti lattici - conosciuti anche come probiotici - che completano l’azione di riequilibrio perché in grado di produrre benefici per l’organismo a livello intestinale. Il compito dei probiotici è infatti quello di riportare l’equilibrio quando la convivenza tra i batteri buoni (eubiotici) e i batteri patogeni presenti nell’intestino si rivela complicata, manifestandosi con crampi addominali ed infiammazioni di vario genere. Il vantaggio di questi organismi è che non hanno effetti collaterali, a meno che non si soffra di intolleranza al glutine o al lattosio (anche se in farmacia si trovano prodotti privi di entrambe le componenti, vd. Infloran Bio). I probiotici sono poi particolarmente utili dopo un’influenza ma anche dopo una cura con antibiotici o antinfiammatori, che sono potenzialmente dannosi per lo stomaco. Da non dimenticare che i fermenti lattici non intervengono solo nella cura ma anche nella prevenzione dei disturbi intestinali per potenziare il sistema immunitario, rendendolo il più possibile resistente agli attacchi dei batteri cattivi. La loro assunzione viene inoltre consigliata nei cambi di stagione quando l’intestino ha bisogno di adattarsi al nuovo clima, alla nuova alimentazione e ai nuovi batteri. Riguardo al momento migliore della giornata per assumere questi nostri alleati, l’ideale è al mattino, a stomaco vuoto.
Una volta scomparsa la causa che ha provocato l’alterazione della flora batterica intestinale, questa si ripristina spontaneamente; a questo punto non dimentichiamoci, però, di continuare a seguire uno stile di vita sano per aiutare i batteri “amici” a ripopolare l’intestino in maniera equilibrata.